Era il 1861. Risorgeva l’Italia sul sangue degli eroi e sugli abili intrighi delle diplomazia, congiunti nella realizzazione di un sogno che pareva destinato a rimanere utopia.
Il processo di riscatto nazionale fu animato dal mito di un’Italia unita in Roma, da passione, unità, amor di patria, sacrificio.
Eppure, fin da subito, qualcosa s’inceppò, e l’Italia appena nata prese a contestarsi da sé.
Fu il Risorgimento espressione di un movimento popolare o soltanto la “piemontesizzazione” della penisola? All’unità geografica corrispose un’autentica unità spirituale?
Cosa è cambiato?
Il mito della nazione ripercorre le tappe che portarono l’Italia a rifiorire dopo secoli di torpore: dal dibattito su Roma capitale, alla presunta conquista del Sud “carciofo” da parte dei Savoia; dall’infanzia dei Padri della Patria, all’iscrizione dei loro nomi nel marmo della leggenda o nel fango dell’esecrazione.
Partire dalla Storia, maestra di vita, per capire il presente: federalismo, clientele, criminalità organizzata, squilibro fra Nord e Sud: storie di oggi che cominciarono allora.